Trinidad: Un Viaggio nel Cuore Colore e Storia di Cuba, Patrimonio dell’UNESCO


Durante le mie ricerche su altri cocktail cubani da raccontare, si perché un cocktail non si beve solamente, ma si può anche raccontare,ed è forse la parte piu bella e romantica di questo mix di alcolci e analcolici.

Ho pensato alla Cachanchara, che non solo tra i piu storici a Cuba, ma la leggenda narra sia nato a Trinidad, una tra le città che preferisco sull’isola caraibica.

Quindi il mio racconto non sarà sulla Cachanchara( arriverà dopo), ma su questa città patrimonio dell’unesco.

Durante uno dei miei viaggi, ho avuto la fortuna di esplorare un angolo di mondo che sembra essersi fermato nel tempo: Trinidad, Cuba. Questa città, con le sue strade acciottolate e le case color pastello, ha qualcosa di magicamente sospeso tra passato e presente. Oggi voglio portarvi con me in questo viaggio indietro nel tempo, raccontandovi le impressioni, le storie e gli aneddoti che rendono Trinidad un luogo così speciale.

Trinidad è stata fondata nel 1514 e camminare per le sue strade è come fare un tuffo nella storia. La guida che mi accompagnava nel tour ha raccontanto vividi ricordi di un passato ricco e complesso, iniziando dalla Plaza Mayor, cuore pulsante della città. Questa piazza, circondata da edifici che risalgono al XVIII secolo, è stata testimone di momenti cruciali nella storia di Trinidad. Mentre ascoltavo i racconti, non potevo fare a meno di sentirmi trasportato in un’altra epoca.

L’importanza di una guida durante questo tipo di escursioni è fondamentale, non capisco quelle persone che per risparmiare si organizzano da soli senza qualcuno che spieghi il bello del Tour.

Uno degli aneddoti che più mi ha colpito riguardava la Torre Iznaga, situata nella vicina Valle de los Ingenios. Alta e imponente, questa torre era utilizzata per sorvegliare gli schiavi che lavoravano nelle piantagioni di canna da zucchero. La guida ci ha spiegato come la torre servisse anche da campanile, suonando in momenti di festa o di emergenza. Salire i suoi gradini e ammirare la vista dalla cima è stata un’esperienza che mi ha lasciato senza fiato, un misto di bellezza e malinconia per le storie che quei luoghi potrebbero raccontare.

Passeggiando per Trinidad, la musica era onnipresente. Da ogni angolo della città si levavano melodie di chitarre e voci che cantavano canzoni tradizionali cubane. La guida ha sottolineato come la musica sia un elemento vitale nella cultura cubana, un’espressione di gioia, resistenza e identità. È stato impossibile non lasciarsi coinvolgere da questo spirito, da questi suoni che sembravano evocare storie d’amore, di lotta e di vita quotidiana.

L’architettura di Trinidad è un capitolo a parte. Le facciate delle case, con i loro colori vivaci e i dettagli in ferro battuto, raccontano di un’epoca in cui la città prosperava grazie al commercio dello zucchero. Il Museo Romántico, affacciato sulla Plaza Mayor, è stato uno dei punti salienti della visita. All’interno, mobili d’epoca e oggetti personali delle famiglie dell’alta società di Trinidad mi hanno permesso di immaginare la vita in quei tempi lontani, tra lusso e quotidianeità.

Ma oltre alla bellezza dei suoi edifici e alla vivacità delle sue strade, quello che mi ha veramente legato a Trinidad è stato il calore della sua gente. La guida, con i suoi racconti e aneddoti, ha trasmesso non solo informazioni storiche, ma anche un profondo amore per la sua città. Questo legame tra passato e presente, tra storia e vita quotidiana, è ciò che rende Trinidad un luogo unico nel suo genere.

La mia visita a Trinidad è stata un viaggio non solo geografico ma anche temporale, un’esperienza che mi ha arricchito e che porterò sempre con me. Le storie, i colori, i suoni e i sorrisi di Trinidad sono ora parte dei miei ricordi più preziosi, un tesoro che spero di poter condividere con tutti voi attraverso queste parole.

Trinidad non è solo una destinazione; è una narrazione vivente, un inno alla bellezza e alla resilienza umana.

Categorie:Senza categoria

Lascia un commento