
Era il 2017 quando ho avuto la fortuna di passare quasi 3 mesi in quest’isola con un mare da favola, spiagge lunghe e bianchissime, profumo di spezie e sorrisi dolcissimi dei bambini.
Avevo avuto altre esperienze in paesi Africani, ma Zanzibar è stata l’esperienza più importante a livello emotivo.
Mi sono appassionato, innamorato e ho potuto conoscere tanta storia interessante, soprattutto sulla tratta degli schiavi.
L’isola ha una caratteristica che mi è rimasta nella mente, ovvero i suoi colori!
I colori di Zanzibar assumono delle tonalità e una saturazione profonda, penso sia grazie alla quasi assenza di smog atmosferico che la circonda.
Quando ho visitato la sua capitale, Stone Town, mi è parso di tornare indietro in un viaggio nel tempo.
A Stone Town troverete tracce dell’antico Regno di Persia, della corte dei principi swahili e dell’Oman dei califfi.
Visitando i suoi mercati sarà come entrare nelle leggende che diedero vita a “Sinbad il marinaio” e ripercorrerete i sentieri della tratta degli schiavi.
Le mie escursioni preferite erano Nakupenda, Waka Waka e Changuu Island, le prime due sono prive di vegetazione a seconda delle maree scompaiono e ricompaiono, spettacolari le conchiglie, ricci di mare e stelle marine che si possono vedere intorno a questi atolli. La terza utilizzata come prigione degli schiavi ma che oggi è famosa per le tartarughe giganti portate qui da Aldabra (Seychelles) all’inizio del XX secolo( almeno cosi mi è stato detto).
Divertenti le giornate che passavo con i miei colleghi, conoscendo spiagge differenti e belle le serate tra amici in discoteca o semplicemente a cena.
Zanzibar è anche conosciuta come l’isola delle spezie, un incredibile intenso profumo che riesci a sentire ovunque tu vada.
Che dire di più di quest’isola, se non farvi vedere le meravigliose foto che si possono fare con un semplice telefonino…
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